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Sceneggiatura: 3 consigli per superare il panico da pagina bianca

02-10-2022 20:00

Aurora Tamigio

Curiosità, Fare un film, Sceneggiatura,

Sceneggiatura: 3 consigli per superare il panico da pagina bianca

Come ricominciare a scrivere la tua sceneggiatura quando ti senti bloccato.

Alzi la mano chi si è trovato, almeno una volta nella vita, di fronte al cosiddetto panico da pagina bianca o da cursore lampeggiante: hai una sceneggiatura da scrivere, ma le idee sembrano tutte rinchiuse in qualche vicolo cieco dentro la testa e non ci pensano proprio a uscire. In questa fase ti ritrovi a fissare il foglio bianco sul blocco degli appunti o il monitor davanti a te per minuti, persino ore, senza buttare giù neppure una riga. Quando succede così, e lo sconforto è lì dietro l’angolo pronto a raggiungerti, come fare a non farti sommergere dal panico da pagina bianca?

 

In questo articolo ti offriamo 3 consigli, piuttosto pratici, per ricominciare a scrivere la tua sceneggiatura anche quando ti senti bloccato. 

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Niente panico: rileggi quello che hai scritto

Intanto, calma: se la tua sceneggiatura è bloccata, andare nel panico non ti servirà a molto. Anzi, devi pensare che è normale passare da una fase di stallo: uno script è un testo complesso che contiene molti elementi e dettagli, tra indicazioni visive e sonore, ambientazioni, personaggi… un momento di vuoto creativo ci sta. Sicuramente è sempre utile, prima di iniziare a redigere la sceneggiatura, assicurarsi che nel soggetto e nel trattamento tutto fili; ossia che non ci siano vuoti logici o di azione. Nel caso in cui qualcosa non torna, sarà più facile risolverlo in fase di ideazione che durante la scrittura. Non trovi? 

 

Se, però, hai individuato una falla mentre stai scrivendo, la soluzione è tornare all’inizio: rileggi tutto e cerca di capire da che punto la storia non funziona più. Riprendere la sceneggiatura dal principio e leggerla criticamente, come se la vedessi per la prima volta, ti aiuterà a vederne difetti ed errori. E se decidi di cambiare qualcosa, attenzione: non cestinare le vecchie versioni, ma conserva tutto come archivio. Sia mai che possa tornarti utile in un secondo momento.

E se fosse il disordine a bloccarti?

Dicevamo che la sceneggiatura è un testo complesso? Di conseguenza ha bisogno di essere redatta secondo uno standard, diffuso nel mondo del cinema quando si realizza un film, che è il più efficace per rendere lo script leggibile è chiaro e ti aiuta a essere percepito come professionale da registi, produzione e attori. Ti riassumo qui qualche indicazione di format per la sceneggiatura detta “americana” le cui battute equivalgono per cartella a circa un minuto di cinema:

 

  • la sceneggiatura va impostata come un foglio A4 verticale che misura 21×29,7. Il margine sinistro della pagina è di 3,5 punti, il destro di 2 punti, mentre i margini superiori e inferiori di 3 punti;
  • il nome del personaggio che parla ha rientro a sinistra di 6,35 cm, mentre il dialogo relativo di 3,5 a sinistra e 4,5 a destra;
  • il testo è giustificato a sinistra;
  • il carattere utilizzato è sempre Courier New, grandezza 12;
  • non si inseriscono spazi tra una riga e l’altra e non si va a pagina nuova dopo la conclusione di una scena ma si prosegue di seguito con l’intestazione di una nuova scena;
  • la distanza tra la fine di una scena e l’inizio di un’altra è di 12 punti;
  • la distanza tra l’intestazione di una scena e la prima riga dell‘azione è di 6 punti;
  • la distanza ulteriore tra i paragrafi di dialogo è 6 punti;
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Qualche altro consiglio per mettere ordine? Ricorda che una nuova scena si indica sempre con un’intestazione in maiuscolo che riporta il suo numero progressivo, se si tratta di un interno (INT) o di un esterno (EXT), se è giorno o notte, la location in cui ci troviamo (Es. 1. INT. CASA DI LUCA - GIORNO / 2. EXT. PARCO – NOTTE). 

 

È buona pratica anche dare i nomi, sebbene provvisori, ai tuoi personaggi: non c’è niente di più confusionario di una sceneggiatura che ripete UN UOMO, UNA DONNA, UN BAMBINO. Ricorda di nominare i personaggi anche nei dialoghi, come in un vero e proprio copione. Ogni volta che un nuovo personaggio entra in scena, inoltre, descrivilo brevemente con indicazioni che includono l'aspetto fisico e, se serve, i costumi (Es. Entra Luca, un uomo alto e magro con un impermeabile e una cicatrice sulla guancia). Lo stesso vale per gli ambienti, le scenografie e gli oggetti di scena utili alla narrazione.

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Metti in pausa la tua sceneggiatura

Forse uno dei motivi per cui ti sei bloccato è che sono troppi giorni, troppe settimane che lavori al tuo script. Hai pensato di fare una pausa? Se hai completato la prima stesura, anche se ci sono delle parti che proprio non ti tornano, stacca la mente e dedicati ad altro per qualche tempo: a qualcuno basta un giorno, ad altri dei mesi. Intanto, fidati, il tempo che passi a pensare al tuo script - pur senza aggiungere niente al testo – è tempo che stai dedicando al lavoro: puoi riflettere sull’atmosfera o su quel passaggio che proprio non ti convince. Vedrai che pensarci fuori dalla pagina bianca sarà meno spaventoso che interrogare il foglio o il monitor come una sfera di cristallo. Intanto ti consiglio di portarti avanti con alcune importanti questioni pratiche, come il pitch per trovare la crew o una produzione oppure la promozione del tuo film. Infine, quando senti che le idee sono tornate a fiorire nella tua testa, torna a scrivere. Non è più rilassante lavorare così?

Aspirante sceneggiatore? Spero che questi consigli ti siano stati utili. Se hai una storia nel cassetto che vuoi trasformare in uno script, contattaci: non vediamo l’ora di leggerla. 


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